sabato 21 novembre 2015

guerrristi e pacifisti

Il generale USA Wesley Clark
Dopo i tragici e reiterati avvenimenti terroristici che interessano oramai tutto il pianeta (La cattolicissima America latina esclusa!), l'opinione pubblica, non da ora , si è divisa in due fazioni. quelli che applicano la legge del taglione e vogliono educare gli avversari con la violenza, e quelli che vorrebbero ricorrere metodi diplomatici e pacifisti.

Premetto che io sto dalla parte dei secondi per varie ragioni.
1. ammazzare non è mai una soluzione e se una civiltà "evoluta" si autodefinisce tale, la risposta violenta , la pena capitale, la legge del taglione, la vendetta, non dovrebbero essere soluzioni da adottare

2. ogni omicidio , ogni genocidio,ogni efferata violenza comporta una responsabilità personale di chi la compie. E' scritto, credo, in tutti i codici penali di tutti i paesi considerati civili ed evoluti. Non è possibile , per tutta risposta , uccidere ulteriori innocenti .E se chi commette l'efferatezza omicida si autoimmola cedendo la sua vita per una causa che lui crede giusta, è proprio insensato rispondere con altrettanta ferocia. Il colpevole è morto, il processo penale va chiuso, ma è chiaro che bisogna idagare sulle cause di questo "sacrificio omicida" e rimuoverle.Non saranno certo gli innocenti uccisi con i droni che potranno placare il Kamikazzismo dilagante. Tranne che non vogliamo semplicemente punire la "razza" cui appartengono i kamikazzi. Sarebbe, pù o meno come bombardare la Sicilia ad ogni strage commessa dalla mafia. UGUALE!

3. Da che mondo è mondo se c'è una guerra,ci sono morti innocenti, ci sono delinquenti che lucrano sulla vendita delle armi, ci sono persone che muoioni di fame, ci sono profughi. Vogliamo icrementare queste tragedie?

4. Da che mondo è mondo, ammesso che si possa individuare il nemico da combattere (cosa ancora non certa) l'unica maniera per far terminare i lutti   in modo civile è quello di trattare, si trattare. Se il nemico è lo stato Islamco  (ma lo è?) che male c'è a trattare con il Califfo? Qualcuno ha mai chiesto a questo califfo che cazzo vuole  per fermare gli attentati?.Qualcuno gli ha mai telefonato, gli ha mai mandato un ambasciatore, lo ha mai invitato per saper che minkia vuole?  Ci dobbiamo solo fidare di filmati e proclami trasmessi in mondovisione? Oggi un filmato simile lo può fare chiunque. Siamo sicuri che non siano fasulli, fatti solo per spingerci all'odio ed alla guerra? Ecco c'è il sospetto che la verità sia propiro un'altra e sia da nascondere. Ossia che non ci sia proprio questo Stato Islamico o che non sia esattamente quello che ci vogliono fare credere.

5. E allora, indaghiamo (se vogliamo veramente risolvere il problema) . E se non si fa, credo che chi ci spinge a bombardare il medioriente sia interessato a creare questo clima di caos e di paura. Tanto che chi lo fa (Obama, Hollande, Nato, Putin ecc) si esprime sempre in modo troppo deciso, troppo imperativo, troppo coerente con tutti i colleghi interventisti.  Un po' sospetto per degli statisti, dei diplomatici, dei premier, no? Persino per intervenire contro Hitler, il mondo occidentale era diviso, si discuteva, si aspettava. E  e gli stessi Stati Uniti aspettarono ben 2 anni prima di decidersi ad intervenitre contro il più efferato criminale della storia recente.

6 siamo reduci da un ventennio di guerre asurde , inutili edimmotivate che hanno prodotto solo, fame, distruzione e terrorismo. Vogliamo continuare su qesta strdada?. E questo lo ammettono tutti i colpevoli di questi sbagli, da  Clinton a  Bush a Powel a Sarkozy, da Blair al generle USA Wesley Clark* (clicca qui)


*Wesley Kanne Clark (Chicago, 23 dicembre 1944) è un generale statunitense, ritiratosi nel 2000. Si è laureato a West Point, ed è stato premiato con una borsa di studio Rhodes presso l'Università di Oxford dove ha conseguito la laurea in Filosofia, Politica ed Economia, e successivamente si è diplomato al "Command and General Staff College" con una laurea in scienze militari. Ha trascorso 34 anni nell'esercito e nel Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, ricevendo molte decorazioni militari, tra cui una Medaglia presidenziale della libertà.
Clark ha comandato l'Operazione Allied Force nella guerra del Kosovo, durante il suo mandato come Supreme Allied Commander Europe della NATO dal 1997 al 2000.[1]
Clark ha partecipato alle primarie per la nomination presidenziale del 2004 del Partito Democratico come candidato, dal 17 settembre 2003, ma si è ritirato dalle primarie l'11 febbraio 2004, dopo aver vinto le primarie nello Stato dell'Oklahoma, in seguito appoggiò il candidato democratico John Kerry. Clark attualmente è co-presidente di Growth Energy, una lobby sull'etanolo.[2]
Dal 2012 conduce un reality show sull'addestramento militare per la NBC[3].
Ha suscitato scalpore la dichiarazione di Wesley Clark in un'intervista resa alla CNN nel 2015 nella quale il generale ha affermato, senza mezzi termini, che "il gruppo terrorista dell’SIS (Stato Islamico) è stato creato dagli amici ed alleati degli Stati Uniti per combattere contro il Movimento di Resistenza Islamica del Libano (Hezbollah)”.


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